Luoghi isolati, carichi di storia, architetture severe e affascinanti, chiostri silenziosi, splendidi panorami, la solitudine di una cella monacale, la fragranza saporita della buona cucina dei monaci, i prodotti del loro lavoro: il pellegrino in cerca di se stesso incontra negli eremi e nelle certose della Campania luoghi di intensa spiritualità.
L’abbazia della Santissima Trinità di Cava de’ Tirreni
L’abbazia, fondata in provincia di Salerno nell’XI secolo, acquistò in breve tempo una tale importanza da essere considerata una sorta di “Cluny italiana”. La basilica dell’abbazia risale al XVIII secolo ed è un trionfo di marmi policromi e affreschi. I pellegrini maschi possono essere ospitati per periodi di preghiera e meditazione all’interno del complesso abbaziale o nella foresteria esterna.
Certosa di San Lorenzo a Padula
Un monumento alla laboriosità certosina Fondata nel 1306 da Tommaso Sanseverino, la certosa dedicata a san Lorenzo è uno dei maggiori complessi monastici d’Italia. La planimetria a forma di grata, con chiostri, cortili, chiese, celle e giardini, rimanda proprio alla memoria del supplizio di san Lorenzo, arso vivo su una graticola. La maggior parte degli ambienti sono attualmente parte di un museo.
Il culto di sant’Andrea nel Duomo di Amalfi
Il Duomo, fondato nel X secolo, con la sua imponenza spettacolare è una testimonianza della grandezza dell’antica Repubblica Marinara. Sant’Andrea era un pescatore e non stupisce tanta devozione in una città così legata alla tradizione marinara. Agli inizi del ’300, un pellegrino proveniente dalla Terra Santa scoprì che dall’altare della cripta che custodisce le reliquie del santo scorreva un liquido, interpretato come una “manna” dal potere taumaturgico. Particolarmente viva la pietà popolare nei confronti del santo, che viene celebrato per tutto il mese di novembre con una preghiera, la “coronella”, recitata intorno alla sua tomba. A Natale si celebra, la sera della Vigilia, il rito della “Calata della stella”: una riproduzione della cometa scivola dalla torre di Ziro fino alla Cattedrale di Amalfi, rinnovando tra gli astanti lo stupore provato dai pastori accorsi in adorazione del Bambino alla vista della stella cometa.
Il Duomo di Ravello
Fondato nell’XI secolo, il Duomo, dedicato a san Pantaleone, svetta con la sua austera semplicità nella piazza principale del celebre centro. All’interno sono degne di nota la cappella, che conserva i resti del patrono, e la cripta, oggi Museo del Duomo.
Il Duomo di Salerno
La Cattedrale è dedicata a san Matteo, patrono della città. Splendido esempio di architettura romanica, fu costruita allo scopo di ospitare le reliquie del santo, ritrovate nel 1079. Due le feste religiose più sentite dai salernitani, entrambe legate al culto del patrono: il 6 maggio si festeggia la traslazione delle reliquie nel Duomo, il 21 settembre l’onomastico del santo viene celebrato con una solenne processione e fuochi pirotecnici a mare. Non lontano da Salerno, Pagani e la basilica intitolata a sant’Alfonso Maria de Liguori sono una meta irrinunciabile per i devoti del santo, che qui morì nel 1787.
Il Cilento della fede
Ricco di memorie e vestigia del passato, il Cilento conserva luoghi di culto di antichissima memoria, paleocristiane e medievali, fino a risalire alle aree di culto della Magna Grecia. Accanto a queste affascinanti realtà non mancano insediamenti di culto recentissimi, efficienti nella struttura come nell’organizzazione finalizzata all’accoglienza dei pellegrini. Spiritualità antica e religiosità moderna s’incontrano quindi in una terra ricca di bellezze naturali, tradizioni popolari, cultura, arte e abitata da gente amichevole e attiva.
La Madonna del Granato a Capaccio
Visibile, grazie al colore rosato, in tutta la piana del Sele, il santuario ha origini antichissime: fu costruito nel X secolo, ed è legato a un’apparizione miracolosa della Madonna, che si mostrò con il Bambino in braccio e una melagrana in mano. Nella chiesa si conserva un’immagine della Vergine con melagrana, incoronata nel 1912 e ancora oggi venerata con un culto molto sentito.
Santuario del Getsemani
Il santuario del Getsemani è un moderno complesso architettonico che si affaccia sulla piana del Sele, abbracciando un imponente panorama che va dal golfo di Salerno fino ad Agropoli. Il complesso è stato inaugurato nel 1959 e comprende un parco, una casa spirituale, un chiostro, la chiesa superiore e la cripta.
Alla foce del Sele: il mito di Hera e i templi di Paestum
Gli studi archeologici hanno messo in luce una continuità tra il culto della Madonna del Granato e quello di Hera, anch’essa spesso raffigurata con una melagrana, simbolo di fertilità. A valle del santuario, alla foce del Sele, sorgeva un ampio luogo di culto di fondazione greca, l’Heraion del Sele. Nella piana del fiume sorgono anche i resti di Paestum, con i suoi templi maestosi. Di grande interesse anche il Museo Archeologico.
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