I giocatori del Napoli entrano in campo con uno striscione di sostegno a Milik che, causa l’ultimo infortunio, dovrà aspettare almeno fino a marzo per rientrare in campo. Un gesto che la dice lunga sulla coesione di questo gruppo e sull’affetto che lega tra loro questi giocatori. Bisogna aspettare solo sette minuti per vedere il Napoli in vantaggio. Insigne ruba palla a centrocampo, ottimo movimento di Mertens ad allargare la difesa e Insigne si ritrova la strada spianata per un destro ad incrociare sul secondo palo. Niente da fare per Jones: uno a zero, vantaggio Napoli!
Insigne corre verso la panchina per mostrare la maglia di Milik ed invece Zielinski gli passa la sua. Attimi di imbarazzo per Insigne. Solo quando Zielinski, sorridente, gli passa la maglia giusta, Insigne capisce di essere stato vittima di uno scherzo.
Al 12’ sinistro di Boetius in area e Reina blocca con sicurezza. Al 30’ un’azione classica del Napoli, taglio di Insigne per Callejon che si infila da dietro tra il difensore centrale e il portiere mancando la palla per un soffio: Jones esce e fa sua la palla.
Al 42’ triangolazione Jorginho, Mertens, Callejon, ma il portiere Jones, in uscita spericolata, salva prima su Callejon e poi di nuovo sulla ribattuta di Jorginho.
Al 44’ Allan serve a Mertens una palla al limite dell’area e Dries apre sulla sinistra per l’accorrente Hamsik che scarica un fendente di sinistro che sfiora il palo lontano a portiere battuto.
Il tempo si chiude con un lancio millimetrico di Jorginho per Insigne che, al limite dell’area, colpisce al volo di destro e manda fuori alto.
Il Napoli, pur mantenendo il ritmo alquanto basso, va negli spogliatoi in vantaggio di un goal, con all’attivo almeno altre cinque occasioni da rete e senza aver corso alcun rischio.
Nel secondo tempo bastano quattro minuti al Napoli per raddoppiare. Su disimpegno difensivo del Feyenoord, Ghoulam va in pressing sul difensore costringendolo ad un retropassaggio che diventa un ottimo assist per Mertens che entra in area e trafigge Jones indirizzando di piatto destro nell’angolo sul palo lontano: due a zero Napoli!
E Mertens mantiene la sua promessa e con gesti molto eloquenti, lo sguardo fisso nella telecamera, dedica il suo goal a Milik!
Al 54’ Reina blocca un sinistro di Berghuis e si ripete, un minuto dopo, bloccando con sicurezza un destro dal limite di El Hamadi.
Passano pochi minuti e Hamsik serve a Mertens una palla al limite dell’area. Il belga si allarga sulla destra portandosi dietro tre difensori, guarda verso la porta, vede il portiere fuori dai pali e lascia partire un morbido pallonetto che con una traiettoria molto velenosa va a lambire l’incrocio sul primo palo. Jones tira un sospiro di sollievo.
E siamo alla svolta del match: il Feyenoord attacca sulla destra con Berghuis che chiama il triangolo al limite dell’area e viene servito in profondità. In piena area di rigore si ritrova la strada sbarrata da Koulibaly che lo costringe ad allargarsi sulla destra dove si scontra con l’accorrente Ghoulam e finisce a terra. Il fallo è molto dubbio, ma l’arbitro scozzese fischia il rigore. siamo al 67’. Reina appare molto concentrato, osserva la partenza di Toornstra e anticipa il tuffo sulla sua sinistra respingendo il pallone diretto nell’angolo: grande parata di Reina!
E dal possibile due a uno si passa al tre a zero.
70’. Mertens e Callejon sono in pressing su St. Juste appena fuori dell’area del Feyenoord. Il difensore centrale tenta un numero per liberarsi dei due ma finisce per perdere il pallone. Callejon scatta nel corridoio laciato libero dal difensore dettando il passaggio a Mertens che lo serve con millimetrica precisione. Il piatto destro in diagonale di Callejon si infila , tra portiere in uscita e difensore in recupero, nell’angolo sul secondo palo: tre a zero Napoli!
Nei tre minuti successivi Sarri manda in campo Zielinski per Hamsik e Rog per Callejon.
Al 76’ di nuovo una grande parata di Reina su girata di Berghuis in area. All’80’ nuova sostituzione per il Napoli ed entra Diawara per Jorginho. Al 90’ l’arbitro concede tre minuti di recupero. Le due squadre continuano a giocare e il Feyenoord sembra non accusare la stanchezza. Con un accorta gestione delle sostituzioni e contromisure adeguate (tre cambi negli ultimi venti minuti) il tecnico van Bronckhorst è riuscito ad assorbire con disinvoltura il cambio di tre centrocampisti operato da Sarri a partire dal 71’. Di solito l’inserimento di centrocampisti di qualità e fisicità negli ultimi venti minuti, contro una squadra di solito stremata dalla fatica, si è rivelata spesso la carta vincente di questo Napoli. Ma il Feyenoord non ha corso a vuoto durante la partita e non ha sprecato trante energie… cosicché a dieci secondi dalla fine del recupero, con un’azione testarda (resa possibile anche dalla scarsa propensione dei difensori del Napoli a gettare via la palla) Amrabat recupera la sfera nei pressi dell’area di rigore napoletana e si infila tra Maksimovic e Koulibaly che non si intendono su chi dei due debba intervenire per fermarlo. Amrabat li salta e infila da due passi l’incolpevole Reina: tre a uno. Il Feyenoord accorcia le distanze!
La partita si chiude con Reina, arrabbiatissimo con i suoi difensori, che sbatte violentemente i pugni sul terreno di gioco. Ed ha ragione!
A pochi secondi dalla fine della partita non ha senso “cincischiare” con il pallone nei pressi dell’area di rigore. E’ molto meglio effettuare un disimpegno “sporco” scagliando il pallone il più lontano possibile. Non è il massimo stilisticamente, ma tutte le squadre di calcio, anche le cosiddette “grandi” hanno sempre fatto così.
Detto questo Reina, da persona intelligente qual è, sa benissimo che in questa competizione un goal in più o in meno può determinare il passaggio alla fase successiva e quindi ci teneva moltissimo a mantenere la sua porta inviolata: era riuscito a neutralizzare persino un calcio di rigore!
In ogni caso si deciderà tutto nel doppio scontro con il Manchester City che ha liquidato lo Shakhtar con un perentorio 2-0 e viaggia a punteggio pieno!
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