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Premier Conte: Conferenza Stampa di Fine Anno

Recovery Plan a Febbraio. Politiche del Lavoro. No obbligatorietà al vaccino Covid-19

Questi i principali punti della Conferenza Stampa di Fine Anno tenuta dal Premier Conte a Villa Madama, durante la quale ha risposto alle tante domande poste dalla Stampa. E’stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del Covid-19

 

  • Conte: “Occorre accelerare la verifica di maggioranza per poter consegnare il Recovery Plan a febbraio. Dobbiamo avere una prospettiva di legislatura nel quadro dell’occasione storica dei 209 miliardi”.
  • Citando Aldo Moro , il Premier ha affermato: ” Gli ultimatum non appartengono al mio bagaglio. Nell’ ultimo discorso tenuto nel febbraio 1978, Moro ha detto che gli ultimatum non sono ammissibili in politica, significano far precipitare le cose ed impedire una soluzione. Io sono per il dialogo ed il confronto e per trovare una sintesi per il Paese. Noi lavoriamo al Bilancio europeo, sono qui per programmare il futuro. Non potrei distogliermi da questi impegni per impegnarmi in una campagna elettorale. Se verrà meno la fiducia di un partito andrò in Parlamento e se verrà posto il problema del rimpasto lo affronteremo. Sul Mes sarà il Parlamento a decidere”.
  • Per quanto concerne il vaccino covid-19, il Premier ha dichiarato: “Io stesso per dare il buon esempio lo farei subito ma è giusto rispettare le priorità approvate dalle Camere.  Chiedo a tutti uno sforzo, mettiamo da parte le ideologie e le reazione emotive, compiamo un atto di solidarietà verso tutta la comunità nazionale, sottoponiamoci al vaccino. In primavera inoltrata dovremmo completare la fase 1 del piano vaccinale, quando avremo raggiunto 10 milioni di vaccinati. Escludiamo la vaccinazione obbligatoria, ma contiamo di raggiungere una buona percentuale di popolazione anche su base facoltativa”.
  • “Lo stato di emergenza per il Covid lo prorogheremo sino a quando sarà necessario per mantenere i presidi di protezione civile e tutti i presidi che ci consentono di gestire l’emergenza, dando poteri ai soggetti attuatori”
  • La Scuola : ” Si auspica che il 7 gennaio le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con una didattica integrata mista almeno al 50% in presenza, nel segno della responsabilità, senza mettere a rischio le comunità scolastiche. Se, come mi dicono, i tavoli delle prefetture, hanno lavorato in modo efficace, potremo ripartire quantomeno con il 50%. Non è possibile decongestionare il trasporto pubblico locale se non si integrano i comparti diversi. Le prefetture hanno avuto il compito di coordinare soluzioni flessibili, da valutare comune per comune, scuola per scuola. C’è disponibilità a differenziare gli orari di ingresso anche per gli uffici pubblici. Teniamo conto che l’Italia è stato il primo Paese europeo e occidentale in cui è scoppiata la pandemia in modo così incisivo. Questo ci ha complicato la risposta e abbiamo dovuto elaborare risposte che non ci consentivano di riprodurre quelle applicate altrove. Noi avremo sempre il massimo impegno per limitare le limitazioni delle libertà personali. Nella seconda ondata le misure restrittive sono dappertutto, e a volte anche in modo più incisivo che da noi”.
  • “Abbiamo costruito una cintura di protezione sociale che più o meno sta funzionando, ha scongiurato il licenziamento per 600mila persone. Ma dobbiamo lavorare alla riforma e riordino degli ammortizzatori sociali e rendere più incisive le politiche attive del lavoro. Dovremo lavorare per non farci trovare impreparati. Il mercato del lavoro si preannuncia molto critico dopo marzo”.

Approvata la legge di Bilancio da 40 miliardi, con 156 sì e 124 no. 

Le misure: stop alla prima rata dell’Imu 2021 per alberghi, agriturismi, bed & breakfast e altre strutture per l’ospitalità; blocco fino a fine marzo dei licenziamenti e rinnovo cassa integrazione Covid con altre 12 settimane; assegno unico per i figli a carico; congedo di paternità obbligatorio fino a 10 giorni; fondo da 50 milioni per le aziende che favoriscono il rientro al lavoro delle neomamme; risorse per assunzione di 3mila medici e 12mila infermieri per la campagna vaccinale; nessun contributo da versare per gli autonomi con partita Iva, con redditi fino a 50 mila euro e 33% di perdite del fatturato e introduzione dell’Iscro, una sorta di cassa integrazione per questa categoria, indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa con un assegno mensile fino a 800 euro.

Il Premier: “Possiamo auspicare che si allarghi la base della platea contributiva ai comunicatori e si riesca a costruire un equilibrio finanziario ed economico che consenta all’Inpgi di camminare con le gambe proprie. Dobbiamo lavorare insieme”.

Sgravi dei contributi per le aziende che assumeranno giovani fino a 35 anni, al 100% per chi assume donne disoccupate; gli sconti fiscali per tutte le aziende che aderiscono al piano ‘Transizione 4.0’, investendo in beni strumentali nuovi, comprese le imprese agricole.

Previsti bonus di ulteriori 2mila euro per veicoli elettrici e ibridi, aggiuntivi agli incentivi esistenti, e un bonus di 1.500 euro per gli euro 6 di ultima generazione, in entrambi i casi in presenza di rottamazione e con uno sconto aggiuntivo di 2mila euro richiesto al venditore. Ci sarà anche un bonus fino al 40% delle spese sostenute per acquistare un’automobile elettrica entro il 2021 per chi ha un Isee inferiore ai 30mila euro e a patto che il veicolo abbia un costo sotto i 30mila euro.

In arrivo il bonus idrico da mille euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 per le spese di sostituzione di sanitari, rubinetti e soffioni doccia.

Redazione

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