Dalle regole sugli ingressi e le uscite da scuola alla gestione dei casi sintomatici alle quarantene. Dalle mense scolastiche all’utilizzo dei locali esterni. E ancora: dalla pulizia di locali e attrezzature all’utilizzo delle mascherine (dai 6 anni).
Dopo una lunghissima trattativa nella notte tra venerdì 13 agosto e sabato 14 agosto è arrivato il via libera al protocollo sulla sicurezza a scuola che assieme al Dl sul green pass e al piano scuola 2021/22 rappresenta il trittico di azioni messe in campo dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in vista del rientro in classe.
I 10 punti chiave:
Ingressi e uscite anche a orari scaglionati
Le scuole, con opportuna segnaletica, dovranno comunicare alla comunità scolastica le regole da rispettare per evitare assembramenti. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dall’edificio scolastico, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione.Ogni scuola dovrà disciplinare le modalità che regolano tali momenti, in modo da integrare il regolamento di istituto, con l’eventuale previsione, ove lo si ritenga opportuno, di ingressi e uscite ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi.
Pulizia e igienizzazione di luoghi e attrezzature
È necessario assicurare la pulizia giornaliera e l’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un cronoprogramma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato.
Uso della mascherina
È obbligatorio, per chiunque entri o permanga negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e l’utilizzo di mascherina. A prescindere dalla situazione epidemiologica, il dispositivo di protezione respiratoria previsto per gli studenti (sopra i 6 anni) è la mascherina di tipo chirurgico. Non è previsto l’uso delle mascherine per i bambini sotto i sei anni di età, vista l’età degli alunni e la loro necessità di movimento. Per il personale impegnato con bambini sotto i sei anni di età, è raccomandata una didattica a gruppi stabili.
Distanziamento
Si prevede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente.
Mense scolastiche
Anche l’utilizzo dei locali adibiti a mensa scolastica è consentito nel rispetto delle ordinarie prescrizioni di igienizzazione personale e degli ambienti mensa e di distanziamento fisico, eventualmente prevedendo, ove necessario, anche l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate. L’ingresso e l’uscita dovranno essere organizzati in modo ordinato e a misura della disponibilità di posti e vanno predisposte stazioni di lavaggio delle mani all’ingresso e all’uscita (dispenser e/o bagni). Per ciò che concerne le misure atte a garantire la somministrazione dei pasti, il personale servente è obbligato ad utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie. Il servizio può essere erogato nelle forme usuali, senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso.
Aerazione degli spazi
È fondamentale garantire un buon ricambio dell’aria con mezzi naturali o meccanici in tutti gli ambienti e aule scolastiche. In linea generale, al fine di diluire/ridurre le concentrazioni di inquinanti specifici (es. COV, PM10,odori, batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi, ecc.), di CO2, di umidità relativa presenti nell’aria e, conseguentemente, di contenere il rischio di esposizione e contaminazione al virus per alunni e personale della scuola (docente e non docente), è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule.
Spazi esterni e palestre
Qualora le attività didattiche siano realizzate in locali esterni alla scuola, gli enti locali e/o i titolari della locazione devono certificare l’idoneità, in termini di sicurezza, di detti locali. Con specifica convenzione devono essere definite le responsabilità delle pulizie e della sorveglianza di detti locali e dei piani di sicurezza. Con riferimento alla possibilità di consentire l’utilizzo dei locali scolastici, come le palestre, da parte di soggetti esterni, le precauzioni prevedono di limitare l’utilizzo dei locali della scuola esclusivamente per la realizzazione di attività didattiche. In caso di utilizzo da parte di soggetti esterni, considerabile solo in zona bianca, dovrà essere assicurato il rispetto delle disposizioni previste dal decreto 111/2021, oltre a un’adeguata pulizia e sanificazione dopo ogni uso.
Green pass
Il Green pass resta obbligatorio.
Il protocollo prevede poi che, ferme restando le diversità di valutazione delle parti in merito alle modalità con cui è stato disciplinato l’obbligo del green pass, il ministero si impegna ad aprire una fase di confronto in merito alle proposte e osservazioni delle organizzazioni sindacali, anche in vista della conversione in legge del decreto legge 111/2021. Nell’immediato il ministero si impegna, previa informativa sindacale, a fornire supporto e indicazioni applicative ai dirigenti scolastici, al personale ed alle istituzioni scolastiche sugli aspetti applicativi della normativa sopravvenuta. La circolare esplicativa inviata sabato 14 agosto alle scuole prevede che il «mancato possesso della certificazione verde è dalla norma qualificato come “assenza ingiustificata” e il personale scolastico che ne è privo non può svolgere le funzioni proprie del profilo professionale, né permanere a scuola, dopo aver dichiarato di non esserne in possesso o, comunque, qualora non sia in grado di esibirla al personale addetto al controllo». La conseguenza giuridica è prevista dalla legge: a decorrere dal quinto giorno, la sospensione senza stipendio e la riammissione in servizio non appena si sia acquisito il possesso del certificato verde.
Tamponi e corsia preferenziale per le vaccinazioni
Le scuole, mediante accordi con le Asl o con strutture diagnostiche convenzionate, potranno usare risorse straordinarie (per l’emergenza) anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico, secondo le modalità previste dall’Autorità sanitaria. Il ministero dell’Istruzione ha chiarito che si tratta di interventi mirati a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. «Non è quindi previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax». (Fonte: IlSole24ore)
Redazione