GreenPass: la protesta dei Camionisti
Dai Sindacati nessun supporto. Vaccino Covid-19 libera scelta
Green Pass, la certificazione verde, o passaporto vaccinale, dal 15 ottobre, fino al 31 dicembre sarà obbligatorio per tutti i lavoratori, dipendenti pubblici e privati, e partite iva. Senza “qr code”, salvo alcuni casi eccezionali, l’ingresso sarà vietato.
Il decreto Green Pass, Dl 127/2021 non sarà applicato ad idraulici, elettricisti e operai. Resta al cliente la possibilità di richiedere il Green Pass all’artigiano.
Non esibire il GP sul posto di lavoro comporterà un’ assenza ingiustificata, con sospensione dello stipendio. Le sanzioni, dai 600 ai 1.500 euro, potranno essere comminate sia ai dipendenti che ai datori di lavoro.
Importante è sottolineare che tramite un accordo con il datore di lavoro, il dipendente potrà continuare ad utilizzare lo smart working.
Il Governo, con il GreenPass, ha di fatto creato due corsie: una per chi è vaccinato al covid-19, l’altra per chi non lo è, ed usufruisce del tampone.
Proprio qui sta l’inghippo: chi si vaccina al covid-19, con una oppure con due dosi, ha un GP valido dai 6 mesi ad un anno, e non è soggetto a tamponi periodici. Chi sceglie di non fare il vaccino covid-19 deve sottoporsi al tampone ogni 2 giorni ad un costo di euro 15 ogni volta che lo effettua.
Fino al 31 dicembre 2021, il costo dei tamponi è quindici euro per gli adulti e otto euro per i minorenni (dai dodici ai diciotto anni).
La ricaduta economica sulle famiglie è evidente: 45 euro a persona a settimana per avere il GreenPass, che abilita ad entrare sul posto di lavoro se l’esito del tampone è negativo.
Medici e politici, senza esitazioni, hanno candidamente affermato, anche con accenti di sadismo, che l’applicazione del GreenPass da tampone covid-19 negativo come ticket per accedere sul posto di lavoro è un mezzo per imporre, di fatto, la vaccinazione al covid-19. Contano sul fatto che la gente non può affrontare la spesa economica del tampone- 15 euro a persona ogni 2 giorni diventano circa 400 euro mensili nelle famiglie dove lavorano in due, a cui vanno aggiunti circa 100 euro al mese a figlio per attività extrascolastiche. E infatti, il gioco è proprio questo.
Che medici e politici, nonchè esponenti del Governo, lo dicano in modo chiaro, non è visto di buon occhio dalle persone che, oltre che obbligate in modo indiretto, si sentono prese in giro. Capiscono perfettamente che il messaggio è :” Se non puoi affrontare la spesa dei tamponi con GP h48 allora fai il vaccino covid-19″.
Sottolineiamo che tutta questa operazione da parte del Governo è ritenuta anti costituzionale da magistrati, avvocati e medici del lavoro. Stesso discorso per l’ipotesi di introduzione di obbligo vaccinale.
La protesta dei camionisti e’ sintomatica di un evidente disagio sociale. Insofferenza al greenpass, che e’ un mezzo coercitivo per indurre la gente a vaccinarsi. Avete la solidarieta’ di altre categorie professionali?
Più che un disagio sociale vi sono evidenti violazioni dei diritti costituzionali ed è evidente che il green pass sia un mezzo ricattatorio privo di evidenze scientifiche. Abbiamo la solidarietà degli Italiani.
I vostri sindacati di riferimento cosa dicono al riguardo? Sono con voi?
I sindacati non hanno mai detto nulla, questa protesta è partita da me e da Francesco Nappi attraverso il nostro movimento politico italia unita #stopeuropa di cui sono vicepresidente nazionale e Nappi è il presidente nazionale.
Specificando che si viaggia sulla incostituzionalità di entrambe le operazioni, togliere il greenpass non potrebbe aprire un’ autostrada all’ obbligo vaccinale? Ci avete riflettuto?
Si, certamente che aprirebbe un’autostrada ad un eventuale obbligo vaccinale, ma proprio perchè il Governo è attaccato da tanti lati su questi due fatti, greenpass e obbligo vaccinale, e poichè l’economia nazionale a causa del greenpass sta andando in corto circuito, noi riteniamo che il Governo debba dare l’opportunità di vaccinarsi al covid-19 solo a chi effettivamente ne ha bisogno, in base alle personali problematiche di salute, senza portare avanti questa situazione che oltre che violare la costituzione in tutti i settori lavorativi con riduzioni di personale e difficoltà anche nelle FF.OO., è stata compresa bene da tutti i cittadini, che si sentono maltrattati, presi in giro, e costretti alla vaccinazione. La vaccinazione al covid-19 deve essere una libera scelta, in base alle personali motivazioni del cittadino.
Maria Rosaria Voccia