Roma: gli edili in piazza per superbonus e bollette
Il presidente dell'Ance :'Così si rallenta la crescita'
Roma, 8 febbraio 2022
Bollette, Draghi: “Intervento di ampia portata nei prossimi giorni”
Questa mattina circa 300 tra imprese dell’edilizia, fornitori e tecnici sono scese in piazza a Roma per protestare contro il Decreto Sostegni-ter, che blocca ad una sola cessione il credito d’imposta ottenuta della imprese con i bonus edilizia, a partire dal Superbonus. “Abbiamo Crediti per lavori che stiamo eseguendo -dice un imprenditore- se non abbiamo liquido non possiamo eseguire i lavori. Non si può avere Il cambio delle regole durante la programmazione dei lavori. Io non ho paura dei controlli facciamo questo lavoro”. Alla manifestazione promossa da un gruppo di imprese sotto il cappello Class Action Nazionale dell’Edilizia, ha partecipato l’ex ministro Riccardo Fraccaro, padrino del Superbonus. “Serve un decreto urgente perché le banche possano continuare ad acquisire crediti delle imprese – spiega Fraccaro – altrimenti le imprese oneste che lavorano in regola non avranno liquidità per pagare operai e fornitori”. Una delegazione di imprese dell’edilizia accompagnate dall’ex ministro Riccardo Fraccaro e gli onorevoli Alessio Villarosa e Maurizio Gasparri hanno chiesto un incontro al ministro dell’economia Franco in via XX Settembre che non li ha ricevuti.
Il governo deve intervenire rapidamente sul blocco della cessione del credito introdotto dal decreto Sostegni Ter o il rischio è che l’economia rallenti e le imprese vadano in crisi. “Il governo dovrebbe ripensare rapidamente a questa situazione, perché la situazione che si è creata è insostenibile. La mancata decisione per 60 giorni non può che peggiorare la situazione, si sta già verificando uno stop degli interventi e una mancata crescita”. Lo afferma Gabriele Buia, presidente dell’Ance, contattato dall’ANSA, chiedendo che si intervenga “quanto prima con un nuovo decreto del governo, che ci sia un ampliamento della platea di soggetti”.
Il provvedimento andrà in Commissione Senato. Oltre al M5Stelle, anche Forza Italia e Fdi sono chiedono la revisione.
Redazione