Orsa in Trentino: LAV, due santuari-rifugi pronti ad accogliere immediatamente gli orsi condannati a morte
Anche i Veterinari ASL Trentino si oppongono all'abbattimento dell'orsa
19 aprile 2023
Anche i Veterinari ASL Trentino si oppongono all’abbattimento dell’orsa
Trento- L’Orsa JJ4, catturata in seguito alla decisione del presidente della Provincia di Trento, in questo momento è imprigionata al Casteller di Trento, allontanata con la forza dai suoi cuccioli, strappata a quello che era il suo diritto a vivere e a essere mamma.
Noi, di fronte a questa ingiustizia, di fronte a questa mamma privata del suo diritto di accudire i propri cuccioli e alla luce delle mancate risposte del Presidente Fugatti, rispondiamo con un messaggio chiaro: abbiamo individuato due santuari-rifugi pronti ad accogliere immediatamente gli orsi condannati a morte e considerati “problematici”, per salvarli dalla crudeltà e dalla vendetta dell’uomo. Si tratta di Gnadenhof für Bären, in Germania, e di Al Ma’wa for Nature and Wildlife, in Giordania, realizzato da Princess Alia Foundation e da Four Paws, due luoghi verificati da LAV, adeguati ad accogliere gli orsi nel pieno delle loro caratteristiche etologiche.
Si conferma quindi inutile il provvedimento di uccisione degli animali: una soluzione che non prevede violenza c’è e non può essere ignorata, anche alla luce della riforma della Costituzione, che all’art. 9 prevede espressamente “la tutela degli animali e della biodiversità”. Oggi anche l’ordine dei veterinari di Trento si è espresso a favore della vita di JJ4 in quanto “non si rilevano al momento pericoli per la popolazione in quanto Jj4 è stata catturata” e perché l’orso “è una specie protetta tutelata con legge dallo Stato”. In questo momento ribadiamo e chiediamo alla Provincia di Trento di accettare la nostra proposta e di affidarci la custodia di JJ4, MJ5 e M62, così da poter procedere con il loro trasferimento, poiché una volta catturati, la loro uccisione aggiunge nulla alla paventata sicurezza dei trentini.
Marzo 2023
L’orso MJ5 in 18 anni non hai mai avuto contatti con gli esseri umani prima del 5 marzo 2023, giorno della presunta aggressione.
Nonostante questo, il Presidente della Provincia Autonoma di Trento ha decretato la volontà di ucciderlo perché pericoloso.
Ecco perché LAV ha recapitato una nuova diffida legale nei confronti della Provincia Autonoma di Trento per impedire l’uccisione di MJ5.
MJ5 non ha mai avuto interazioni con gli esseri umani prima del 5 marzo 2023, giorno della presunta aggressione. Questo ci conferma che non è un animale pericoloso e la sua assoluta innocuità è stata interrotta dalla sorpresa di trovare un uomo accompagnato dal suo cane nel suo habitat.
Un dato, questo, che confuta quanto affermato dal Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ha definito MJ5 un orso pericoloso. Stando al Piano interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro – orientali (PACOBACE), per “orso pericoloso” si intende un individuo con ripetuti comportamenti potenzialmente pericolosi, che vi sia traccia registrata degli stessi come prova, che vi sia un contesto specifico, che ci sia un’evoluzione di simili comportamenti (ad esempio un’escalation di violenza), oltre all’efficacia nell’applicazione di eventuali misure di dissuasione. Tutto questo – lo vogliamo ricordare – non si è in alcun modo verificato con MJ5, quindi la “sentenza di morte” promulgata dal Presidente Fugatti non ha senso di esistere su queste basi.
Inoltre, la decisione di uccidere MJ5 non è supportata da alcun tipo di istruttoria sul presunto incidente: non sono stati fatti accertamenti da parte della medicina forense veterinaria sulle modalità dell’aggressione, non c’è stata alcuna analisi concreta e scientifica della presunta pericolosità dell’animale e dei motivi che avrebbero spinto alla possibile aggressione, tale da rendere con ogni evidenza illegittima l’eventuale adozione di un simile provvedimento. Anche qui, la decisione del Presidente Fugatti di uccidere MJ5 non è supportata da alcuna ragione giustificativa, visto che è assolutamente possibile trovare una soluzione nella più appropriata misura della cattura dell’animale con rilascio allo scopo di spostamento e/o radiomarcaggio.
Ricordiamo al Presidente Fugatti che l’orso è un animale inserito nell’allegato II della Convenzione di Berna, ovvero è una delle specie strettamente protette, dove viene stabilito espressamente che: “Ogni Parte contraente adotterà necessarie e opportune leggi e regolamenti onde provvedere alla particolare salvaguardia delle specie di fauna selvatica enumerate all’allegato II. Sarà segnatamente vietato per queste specie: a) qualsiasi forma di cattura intenzionale, di detenzione e di uccisione intenzionale”.
E forse il Presidente Fugatti si è dimenticato che la “la fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale” e che “è specie particolarmente protetta “anche sotto il profilo sanzionatorio”. (articoli 1-2 della Legge n. 157 del 1992).
E anche qui, nessuna evidenza giustifica l’uccisione di MJ5, che anzi risulta essere un animale protetto nel suo habitat, nonché animale tutelato anche dalla norma penale, in particolare dagli articoli 544 bis e 544 ter del Codice penale volti a reprimere condotte integranti uccisioni e maltrattamenti “non necessitati”.
La situazione è in continua evoluzione
Comunicato Stampa LAV