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Roma: assaltata la sede dell’associazione Pro Vita e Famiglia

" La violenza il vero volto del transfemminismo"

27 novembre 2023

Roma: assaltata la sede dell’associazione Pro Vita e Famiglia 

«Siamo profondamente scioccati e turbati dalla violenza inaudita di quanti oggi durante la manifestazione contro ogni violenza, svoltasi a Roma, hanno accerchiato e poi assaltato la nostra sede. In assetto da guerra, manifestanti hanno lanciato bottiglie, pietre e fumogeni, serrande divelte, vetri spaccati con spranghe, abbattimento delle telecamere e vari tentativi di incendiare la sede, nonostante il presidio delle forze dell’ordine. Fortunatamente, i nostri collaboratori oggi non erano fisicamente presenti all’interno dell’ufficio.

La maschera è caduta mostrando il vero volto del transfemminismo: un movimento aggressivo, violento, pericoloso e ideologico che non tollera chi la pensa diversamente da loro e a cui non interessa nulla delle povere donne vittime di femminicidio. L’assalto alla sede di Pro Vita & Famiglia rappresenta un attacco alla libertà di tutte le donne che non si riconoscono nei vaneggiamenti è nella violenza di questi movimenti, gli stessi che pretenderebbero di entrare all’interno delle scuole per promuovere corsi di educazione al rispetto contro la violenza, il bullismo, educazione all’affettività è sessuale.

Ci aspettiamo dai politici che hanno partecipato alla manifestazione, Schlein e Gualtieri una presa di distanza netta è di condanna delle violenze perpetrate non solo nei confronti di Pro Vita & Famiglia ma anche nei confronti di tutte quelle centinaia di migliaia di famiglie che sostengono è credono nei nostri valori. Se pensano di poterci intimidire con la loro brutale violenza, si sbagliano. Continueremo a lavorare a testa alta per promuovere il valore della vita, della famiglia è della sacrosanta libertà di educazione». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

 

+++ AGGIORNAMENTO DEL  26 NOVEMBRE 2023 +++ Trovato all’interno delle Sede un marchingegno esplosivo, introdotto tramite le fessure procurate dalle vetrine rotte. Presumibilmente, dai primi rilievi scientifici delle Forze dell’Ordine, si tratterebbe di una molotov o di un oggetto similare con all’interno della polvere pirica.

Comunicato Stampa 

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